Era di rara bellezza e conservò il

Era di rara bellezza e conservò il suo fascino per tutte le fasi della sua vita; tuttavia trascurò ogni forma di civetteria ed era tanto indifferente alla cura dei capelli che si affidava frettolosamente a diversi parrucchieri; in fatto di barba ora se la faceva regolare, ora se la faceva radere e in quello stesso tempo o leggeva qualcosa o perfino scriveva. Il suo viso emanava calma e serenità, sia quando conversava, sia quando taceva, tanto che un notabile dei Galli confessò ai suoi compatrioti che, quando egli attraversava le Alpi, fattosi mettere vicino a lui, con il pretesto di intrattenerlo, ma in realtà con l'intenzione di farlo cadere in un precipizio, fu incapace di agire e quasi paralizzato dalla sua vista. I suoi occhi erano vivi e brillanti, nei quali voleva far credere che vi fosse una specie di divino vigore ed era contento se qualcuno, fissandolo troppo a lungo, abbassava il volto come accecato dal fulgore del sole; nella vecchiaia però il suo occhio sinistro si indebolì; aveva i denti radi, piccoli e irregolari, i capelli leggermente ondulati e biondicci, le sopracciglia unite e le orecchie normali, il naso sporgente in alto e ricurvo in basso, il colore della pelle tra il bruno e il bianco. La sua statura era bassa (tuttavia, il suo liberto e storiografo imperiale Giulio Marato dice che era di cinque piedi e tre quarti), ma era talmente proporzionato nelle membra da non potersene accorgere se non paragonandolo ad una persona più alta che stesse vicino a lui.

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Suspendisse erat situm teneret voluptas omnes honorum gradus vitae; tamen ulla intermissio fiat forma scite iussit et adeo indifferentem ad capillos cura quod sperassent raptim aliquot capillamenta concinnant; Iam vero si comam regulam si fuerit simul in triviis aut legit aliquid aut scribo. Frons radiavit constanti tranquilla serenitas, et loquebatur, et tacuit, ut insignem Gallorum confessus mentem rediisset cum transcendisset Alpes, quae facta est ad eum et superfluos causam susciperet, sed in Omisso eam animo praeruptum cuiusdam petrae potuit agere paene resoluta recedit. Oculi autem hilaris et praesentior, quo vellet credere esse quandam vim divinam et gavisus truces si longior splendor fuscatur vultu demisso sole sed in senecta sinistro diluitur sparsa quoque dentes Exiguus uitio parum admodum, crine subflavum, supercilia et vestra normalis auribus ac naso prominente et in summo inflexum bacillum ima cutis colore varii et albi. Statura pusillus erat (ceterum libertus et accensus eius quinque pedum et imperiali historicus dicit Marato Julius trium), sed ita habeat rationem, ut membra non advertendo comparando ad unicam esse conjunctam procerioris .