riconoscimento effettivo di uno Stato palestinese continua ad essere o traduction - riconoscimento effettivo di uno Stato palestinese continua ad essere o Français comment dire

riconoscimento effettivo di uno Sta

riconoscimento effettivo di uno Stato palestinese continua ad essere osteggiato duramente da Israele e dagli alleati a stelle e strisce. La situazione è resa ancora più complessa dal fatto che all’interno della classe dirigente palestinese, dei partiti politici, dell’opinione pubblica e delle associazioni ong ecc attive sulla questione ci si trova innanzi a due scuole di pensiero:
La prima che vorrebbe veder riconosciuto fin da subito uno stato indipendente sui territori attuali controllati dalla vecchia anp, la seconda che è molto critica riguardo questa opzione perché secondo la propria analisi vedrebbe nascere uno stato debole e poco, se non per niente, indipendente dai vicini israeliani. Situazione che si è verificata con la risoluzione
67/19 dell’assemblea generale delle nazioni unite il 29 novembre 2012, la quale ha garantito l’accesso alla stessa assemblea in qualità di stato non membro con status di osservatore permanente .
Ma per noi si tratta di un riconoscimento di facciata, in quanto come Stato descriverlo usando l’aggettivo “atipico” è un vero e proprio eufemismo . Il Paese è privo di un esercito regolare, vige ancora il blocco navale e aereo imposto dalle autorità sioniste durante le varie invasioni e guerre e, fatto più vergognoso e cruciale, i palestinesi sono ancora sotto occupazione militare; e le conseguenze risultano drammatiche per la vita dei palestinesi.
La strategia di Abu Mazen continua ad andare avanti e in questi mesi i vari sforzi diplomatici sono sfociati nell’approvazione da parte del segretario generale ONU dell’adesione della Palestina alla Corte penale internazionale che potrà avvenire all’inizio di aprile. Quindi lo Stato palestinese, in seguito alla ratifica dello Statuto di Roma che istituì la Corte, potrà fare causa a quello sionista per crimini di guerra e crimini contro l’umanità di fronte ai giudici dell’Aja. E la reazione di Washington e Tel Aviv non si è fatta attendere: dall’altra parte dell’Atlantico il senatore repubblicano Rand Paul ha presentato una proposta di legge che bloccherebbe immediatamente gli aiuti economici Usa all’anp, mentre Netanyahu e il suo governo hanno di fatto bloccato il trasferimento di 125 milioni di dollari di tasse palestinesi all’anp, impedendo in questo modo il pagamento degli stipendi pubblici e creando ancora più frustrazione e miseria tra la popolazione palestinese.
Il quadro è limpido: i palestinesi, anche se l’adesione alla Corte penale avrà scarse conseguenze pratiche nella soluzione della questione palestinese, continuano a voler fare delle scelte in campo politico che rispettano la giustizia internazionale (e forse ciò potrebbe far aumentare ancora più la rabbia di chi lotta contro le ingiustizie perpetrate dai sionisti nei confronti del popolo palestinese), mentre Usa e Israele che si travestono da difensori della pace e della democrazia quel trattato, il trattato che ha istituito la Corte penale internazionale nel 1998, non lo hanno mai firmato né, perciò, ratificato e accettato.
Federico Licastro
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réelle reconnaissance d'un État palestinien continue d'être fortement contestée par Israël et par les alliés pour les étoiles et les rayures. La situation est rendue encore plus complexe par le fait qu'au sein de la direction palestinienne, partis politiques, l'opinion publique et les associations ONG active sur là etc. est situé en face de deux écoles de pensée :Le premier qui aurait immédiatement reconnu un État indépendant sur les territoires actuellement contrôlés par le vieux NPC, le second est très critique sur cette option parce que son analyse serait faible et peu, si quoi que ce soit, israéliens voisins sûrs. La situation qui s'est produite avec la résolution67/19 de l'Assemblée générale le 29 novembre 2012, qui a accès à la même Assemblée comme un Etat non membre ayant le statut d'observateur permanent.Mais pour nous, c'est une façade, en reconnaissance du fait que comme il fait décrire à l'aide de l'adjectif « atypique » est un véritable euphémisme. Le pays ne dispose pas d'une armée régulière, il y a toujours l'air et le blocus naval imposé par les autorités sionistes au cours des différentes invasions et guerres et rendu plus honteux et crucial, les Palestiniens sont toujours sous occupation militaire ; et les conséquences sont dramatiques pour la vie des Palestiniens.La stratégie d'Abu Mazen continue d'aller de l'avant et au cours des derniers mois les divers efforts diplomatiques ont abouti à l'approbation du Secrétaire général de l'ONU de l'adhésion de la Palestine à la Cour pénale internationale, qui peuvent avoir lieu au début du mois d'avril. Puis l'État palestinien, suite à la ratification du statut de Rome qui a établi la Cour, peut faire parce que le sioniste crimes de guerre et crimes contre l'humanité devant les juges de la Haye. Et la réaction à Washington et à Tel Aviv il y a été rapide: à travers l'Atlantique Paul de Rand le sénateur républicain a introduit un projet de loi qui bloquerait l'aide économique américaine immédiatement à l'autorité nationale palestinienne, tandis que Netanyahou et son gouvernement ont en effet bloqué le transfert de 125 millions de dollars de taxe palestinien au NPC, empêchant de cette façon, le paiement des salaires publics et de créer encore plus de frustration et de misère parmi la population palestinienne.La situation est claire : palestiniens, bien que les membres de la Cour aura limité les conséquences pratiques dans la solution de la question palestinienne, continuent à vouloir faire des choix politiques qui respectent la justice internationale (et peut-être cela pourrait augmenter encore plus la colère de ceux qui luttent contre les injustices commises par les sionistes contre le peuple palestinien), alors que les Etats-Unis et Israël qui crossdress de défenseurs de la paix et la démocratie que le traitéle traité qui a mis en place la Cour pénale internationale en 1998, ils n'ont jamais signé ni ratifié et donc accepté.Frederick Lancaster
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riconoscimento effettivo di uno Stato palestinese continua ad essere osteggiato duramente da Israele e dagli alleati a stelle e strisce. La situazione è resa ancora più complessa dal fatto che all’interno della classe dirigente palestinese, dei partiti politici, dell’opinione pubblica e delle associazioni ong ecc attive sulla questione ci si trova innanzi a due scuole di pensiero:
La prima che vorrebbe veder riconosciuto fin da subito uno stato indipendente sui territori attuali controllati dalla vecchia anp, la seconda che è molto critica riguardo questa opzione perché secondo la propria analisi vedrebbe nascere uno stato debole e poco, se non per niente, indipendente dai vicini israeliani. Situazione che si è verificata con la risoluzione
67/19 dell’assemblea generale delle nazioni unite il 29 novembre 2012, la quale ha garantito l’accesso alla stessa assemblea in qualità di stato non membro con status di osservatore permanente .
Ma per noi si tratta di un riconoscimento di facciata, in quanto come Stato descriverlo usando l’aggettivo “atipico” è un vero e proprio eufemismo . Il Paese è privo di un esercito regolare, vige ancora il blocco navale e aereo imposto dalle autorità sioniste durante le varie invasioni e guerre e, fatto più vergognoso e cruciale, i palestinesi sono ancora sotto occupazione militare; e le conseguenze risultano drammatiche per la vita dei palestinesi.
La strategia di Abu Mazen continua ad andare avanti e in questi mesi i vari sforzi diplomatici sono sfociati nell’approvazione da parte del segretario generale ONU dell’adesione della Palestina alla Corte penale internazionale che potrà avvenire all’inizio di aprile. Quindi lo Stato palestinese, in seguito alla ratifica dello Statuto di Roma che istituì la Corte, potrà fare causa a quello sionista per crimini di guerra e crimini contro l’umanità di fronte ai giudici dell’Aja. E la reazione di Washington e Tel Aviv non si è fatta attendere: dall’altra parte dell’Atlantico il senatore repubblicano Rand Paul ha presentato una proposta di legge che bloccherebbe immediatamente gli aiuti economici Usa all’anp, mentre Netanyahu e il suo governo hanno di fatto bloccato il trasferimento di 125 milioni di dollari di tasse palestinesi all’anp, impedendo in questo modo il pagamento degli stipendi pubblici e creando ancora più frustrazione e miseria tra la popolazione palestinese.
Il quadro è limpido: i palestinesi, anche se l’adesione alla Corte penale avrà scarse conseguenze pratiche nella soluzione della questione palestinese, continuano a voler fare delle scelte in campo politico che rispettano la giustizia internazionale (e forse ciò potrebbe far aumentare ancora più la rabbia di chi lotta contro le ingiustizie perpetrate dai sionisti nei confronti del popolo palestinese), mentre Usa e Israele che si travestono da difensori della pace e della democrazia quel trattato, il trattato che ha istituito la Corte penale internazionale nel 1998, non lo hanno mai firmato né, perciò, ratificato e accettato.
Federico Licastro
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